Porta Salaria, Giuseppe Vasi

Porta Salaria, Giuseppe Vasi (circa 1750)

La Porta Salaria, ora in gran parte distrutta, era il punto di ingresso a Roma dalla Via Salaria. Fu costruita nel 275 d.C. L’aggettivo Salaria proviene dal importante commercio del sale che passava qui, prendendo la Via Salaria per attraversare la Sabina e poi raggiungere il Mare Adriatico.
Più precisamente, si affacciava su Via Salaria Nova, che estendeva Via Salaria Vetus arrivando dalla Porta Collina aperta nelle mura Serviane.
Si trovava tra la porta Pinciana e il Castro Pretorio, demolita nel 1921 per sviluppare piazza Fiume. All’interno delle mura, l’area che la separava da Porta Pinciana era occupata dai giardini Horti Sallustiani.

Fu consolidata sotto Flavio Onorio nel V secolo d.C. di fronte alla minaccia del re visigoto Alarico I. Tuttavia quello alla fine entrò in Roma attraverso questa porta, forse con la complicità dell’imperatore, e saccheggiò la città il 24 ottobre 410. Era la prima volta che i barbari entravano a Roma, dai Galli nel IV secolo a.C.
Nel 537, il re goto Vitiges installò qui il suo quartier generale per assediare la città, prima di essere respinto da Belisario.
Il 20 settembre 1870, il muro tra Porta Pia e Porta Salaria fu bombardato da truppe italiane opposte allo Stato Pontificio. Danneggiata, fu demolita nel 1871, poi ricostruita nel 1873, prima di essere demolita definitivamente nel 1921 per creare Piazza Fiume.

La porta Salaria aveva un unico arco, fiancheggiato da due torri semicircolari che furono erette in tempi diversi, una con un diametro di quasi 7,60 metri, l’altra di 9,20 metri.

 

Cartina ed indirizzo

Indirizzo : Via Piave, 71, 00187 Roma RM, Italie
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Porte delle mura Aureliane