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Acqua Claudio

Il vasto Parco degli acquedotti di Roma si estende tra la Via Appia e la Via Tuscolana su circa 240 ettari, attraversato principalmente dai resti di due acquedotti, l’acquedotto Claudio e l’acquedotto Felice, dove domina un paesaggio di praterie con alcuni pini.

Presentazione

Questo parco si inserisce all’interno del Parco Regionale Suburbano dell’Appia Antica. Il suo nome ricorda che qui si trovava il punto di giunzione principale della rete idrica dell’antica Roma, dove si incrociavano, si univano e talvolta si sovrapponevano gli acquedotti che rifornivano la Capitale.

Percorrendo i sentieri, per alcuni bordati da ruscelli e pascoli, si possono contare in tutto i resti di sette acquedotti: Anio Vetus, Anio Novus, Acqua Marcia, Acqua Tepula, Acqua Iulia, Acqua Claudia e L’Acqua Felice. Quest’ultimo è ancora in attività, edificato nel 1585 da Papa Sisto V, Felice Peretti, sulle arcate dell’acquedotto Marcio.
Una gran parte dei condotti non è più visibile, sia perché molti erano sepolti, o perché le strutture esterne degli acquedotti più antichi sono state riutilizzate per nuovi condotti.
Nel parco si trovano anche resti di antichi edifici come la Villa delle Vignacce, la fattoria di Roma Vecchia e la Villa dei Sette Bassi.

Acquedotti del parco

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    Acqua Felice

    Anio Vetus. Costruito tra il 272 e il 269 a.C. l’Anio Vetus misurava circa 64 chilometri, con un condotto sotterraneo e solo una breve striscia di superficie nei pressi di Via del Quadraro. È il secondo acquedotto romano più antico, dopo quello dell’Aqua Appia, e il primo che si riforniva dal fiume Aniene, oltre a Tivoli.
  • Acqua Marcia. È il più lungo acquedotto di Roma con 91 chilometri, costruito nel 144 a.C. dal pretore Quinto Marcio, che era alimentato da una sorgente situata al XXXVI chilometro della via Tiburtina Valeria, tra Arsoli e Agosta. La sua costruzione è stata completata nel 1440. Questo acquedotto fu il primo ad utilizzare il sistema di archi, due dei quali sono ancora ben conservati dietro il Casale di Roma Vecchia, il resto della struttura fu incorporato nell’acquedotto Felice.
  • Acqua Tepula. Costruito nel 125 a.C. dai consoli G.S. Cepione e L.C. Longin, traeva le sue acque tiepide (circa 16-17 gradi) dalle sorgenti ai piedi dei colli Albani, tra Grottaferrata e Marino, attraverso un condotto sotterraneo. Una parte di esso era visibile all’incrocio della via Latina e della via Appia Nuova, ma le sue strutture, come per l’acquedotto Marcio, furono inglobate dall’acquedotto Felice.
  • Aqua Iulia. Realizzato nel 33 a.C. dal console Agrippa, le sue acque venivano trasportate in un condotto sotterraneo dalle sorgenti di Squarciarelli, presso Grottaferrata. Le sue strutture non sono più visibili perché sono state distrutte o usate per l’acquedotto Felice.
  • Acqua Claudio e Anio Novus
    La loro costruzione fu iniziata dall’imperatore Caligola nel 38 d.C. e completata da Claudio nel 52 d.C., All’epoca Roma contava già più di un milione di abitanti ed aveva un grande bisogno d’acqua. I due condotti si incontrano, erano paralleli e si sovrapponevano nella zona di Capannelle all’interno del parco nella stessa struttura. Mentre l’Anio Novus prendeva le sue acque dall’Aniene, il Claudio le estraeva dalle sorgenti Cerulea e Curzia, non lontano dall’Aqua Marcia.
    L’acquedotto Claudio era lungo circa 68 km, incrociava l’acquedotto Marcio due volte, una volta verso Tor Fiscale. L’Anio Novus aveva un percorso di 87 km, di cui 73 sotterranei.
  • Acqua Felice. Costruito da papa Sisto V, attingeva le sue acque alle sorgenti di Pantano Borghese sulla via Prenestina. Il suo condotto sotterraneo arrivava fino alla tenuta di Roma Vecchia, poi raggiungeva Roma fino alla Fontana del Mosè sul Largo di Santa Susanna. Le arcate sono ben visibili fino a Porta Furba. Da Via del Mandrione a Porta Maggiore si sovrappone all’acquedotto Claudio.

Altri monumenti del parco

La Villa delle Vignacce è una delle più grandi ville suburbane di questa zona e risale al II-IV secolo d.C., probabilmente costruita da Quintus Servilius Pudent, ricco produttore di mattoni dell’epoca di Adriano (117-138 d.C.). I resti della villa fanno riferimento ad un grande complesso termale e ad una cisterna a due piani, alimentata dall’acquedotto Marcio.

Il Casale di Roma Vecchia corrisponde ad un’antica casa colonica fortificata, lungo la Via Latina, probabilmente sul sito di una posta del XIII secolo. Tra gli acquedotti dell’Aqua Claudia e Marcia, passa nelle vicinanze il fossato dell’Acqua Mariana.

Galleria

Cartina ed indirizzo

Indirizzo : Via Lemonia, 221, 00174 Roma RM, Italie
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Vedute antiche nel arte

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Informazioni

Parco degli Acquedotti
Via Lemonia, 256 – Roma

Accesso e orari:

  • Il parco è ad ingresso libero, dall’alba al tramonto

Fonti e link per saperne di più:

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