Situata sulla Via Ostiense a circa 2 km dalle mura di Aureliano, San Paolo fuori le mura è una delle quattro basiliche patriarcali. Fu il più vasto edificio cristiano al mondo dal V secolo fino alla costruzione di San Pietro a Roma nel XVI secolo.
Distrutta da un incendio nel 1823, questa grande basilica risale al IV-V secolo. Fu fedelmente ricostruita secondo il piano originario.
Il suo splendido chiostro del XIII secolo fu risparmiato dalle fiamme.
L’interno, sorretto da 80 colonne, è grandioso e luminoso. Un grande fregio la circonda, con 265 medaglioni che raffigurano tutti i papi da San Pietro. Esisteva anche una galleria di ritratti che fu distrutta durante l’incendio del 1823.
Cosa vedere a San Paolo fuori le mura a Roma?
- I ritratti dei papi: Un fregio unico corre lungo le pareti superiori della navata, raffigurando i ritratti di tutti i papi da San Pietro fino a oggi. Affascinante, si nota che rimane poco spazio per i futuri papi!
- Il chiostro: Considerato uno dei più belli di Roma, risale al XIII secolo ed è ornato da colonne tortili e mosaici delicati. È un luogo tranquillo dove fermarsi un momento.
- Il baldacchino e l’altare papale: Sotto il magnifico baldacchino gotico di Arnolfo di Cambio (XIII secolo), si trova l’altare costruito sopra la presunta tomba di San Paolo.
- Il mosaico dell’abside: L’immenso mosaico del XIII secolo nell’abside è un capolavoro. Rappresenta il Cristo in maestà circondato dagli apostoli, con dettagli luminosi che catturano la luce.
- La facciata e il quadriportico: Prima di entrare, ammira la facciata con il suo mosaico dorato e il grande quadriportico d’ingresso, che offre una bella prospettiva con la statua di San Paolo al centro.
- Il candelabro pasquale: Vicino all’abside, quest’opera scultorea del XII secolo porta numerosi dettagli e simboli.
Storia della basilica di San Paolo
È sul sito dove secondo la tradizione fu sepolto l’Apostolo Paolo, lungo la Via Ostiense, che i primi cristiani eressero una cappella. Questa fu poi trasformata in basilica da Costantino e sarebbe stata consacrata nel 324 da papa Sisto I.
La costruzione di una basilica a cinque navate iniziò tra il 385 e il 395, durante il declino dell’Impero Romano, dapprima sotto l’imperatore Teodosio I (379-395) che vietò i templi pagani.
Diventò una delle tappe più importanti del pellegrinaggio a Roma.
Questa grande basilica si ispirava alla basilica antica del Foro di Traiano, dotata di tre navate separate da colonne antiche, con l’interno illuminato da quaranta finestre. Nel IX secolo si sviluppò un villaggio intorno, indicato dalle fonti come Giovannopoli. Dopo le incursioni saracene, Giovanni VIII lo fortificò.
Nel corso dei secoli, la chiesa fu arricchita con magnifiche opere d’arte. Nel 1070 furono donate splendide porte di bronzo, realizzate da artigiani bizantini a Costantinopoli.
Nel XIII secolo vi lavorò la famiglia di marmorari Vassalletto. Arnolfo di Cambio realizzò il ciborio e Pietro Cavallini gli affreschi della navata, oltre ai mosaici della facciata, purtroppo scomparsi.
Altri lavori si svolsero nel XV secolo con Antoniozzo Romano e Benozzo Gozzoli, e nel XVII con Carlo Maderno e Onorio Longhi.
Dal 15 al 16 agosto 1823, la basilica fu quasi completamente distrutta da un incendio che risparmiò solo il transetto e una parte della facciata.
Un comitato istituito da papa Leone XII affidò la ricostruzione completa del santuario a Pasquale Belli. Con altri architetti, demolirono le parti ancora in piedi e ricostruirono l’edificio dal 1825 al 1854 rispettando le dimensioni e il piano della basilica antica.
Descrizione e visita della basilica
Facciata e quadriportico
Sulla facciata, i mosaici della parte superiore del XIX secolo sono di Luigi Poletti, che progettò anche il campanile e il portico del lato nord. Per quest’ultimo furono riutilizzate dodici colonne della navata dell’antica chiesa.
Il cortile rettangolare di fronte alla basilica è opera di Virgilio Vespignani, della fine del XIX secolo. Al centro si erge la statua di San Paolo di Giuseppe Obici.
L’interno: le navate e i medaglioni dei papi
La basilica ha una pianta a croce latina, divisa in cinque navate da quattro file con ottanta colonne monolitiche di granito. Le sei dell’atrio furono donate dal viceré d’Egitto a Gregorio XVI.
Le pareti e il pavimento sono rivestiti di marmi policromi con motivi geometrici.
Le finestre in alabastro diffondono una luce soffusa, mentre una lunga fregiatura di 256 medaglioni in mosaico dorato raffigura i ritratti dei papi, da San Pietro fino ai nostri giorni, lungo la navata e i corridoi. Quest’opera, iniziata nel 1846 sotto Pio IX, si ispira a una tradizione già presente nell’antica basilica.
Al di sopra si trovano 36 affreschi del XIX secolo che illustrano episodi della vita di San Paolo e del Vangelo.
Gli scavi condotti dal XIX secolo hanno rivelato più di 1700 epigrafi funerarie, testimonianza delle migliaia di sepolture che si trovavano sotto il pavimento della basilica. Come in altre basiliche martiriali, l’edificio serviva già dal IV secolo come vasto cimitero coperto, con una stratificazione densa e talvolta riutilizzo di tombe.
Nella navata, due statue rappresentano San Pietro (di Salvatore Ravelli) e San Paolo (di Ignazio Jacometti).
Arco trionfale e abside
L’Arco trionfale è ornato da mosaici del V secolo, completamente restaurati. Rappresentano scene dell’Apocalisse. L’altare centrale, sotto il quale si trova la tomba dell’apostolo, è sormontato dal celebre ciborio gotico di Arnolfo di Cambio (1285), composto da quattro colonne di porfido rosso che sostengono un tetto decorato con statue angolari e mosaici colorati.
Alla destra dell’altare, il grande candelabro pasquale in marmo è opera di Nicola D’Angelo e Pietro Vassalletto (1170).
L’abside è dominata da un’imponente mosaico commissionato da papa Innocenzo III (1198-1216) e completato sotto Onorio III. Quest’ultimo è raffigurato in piccolo ai piedi del Cristo benedicente tra i santi Pietro, Andrea, Paolo e Luca. Nella parte inferiore si trovano gli apostoli, croci e gli strumenti della Passione.
Oltre l’abside, si trovano frammenti sostanzialmente restaurati dei mosaici di Cavallini che decoravano la facciata originaria. La cappella del Santissimo Sacramento, progettata da Carlo Maderno, conserva la tomba di Pietro Cavallini e due opere di valore sopravvissute all’incendio del 1823: un crocifisso del XIV secolo attribuito a Cavallini e una venerata statua lignea di San Paolo della fine del XIV secolo.
Il transetto e le cappelle
Il transetto riprende la decorazione della navata, con marmi policromi e affreschi della vita di San Paolo, e ospita due altari gemelli in malachite offerti dallo zar Nicola I. Le cappelle laterali conservano diverse opere, come il Martirio di Santo Stefano di Podesti, una statua di Santa Brigida di Maderno, un crocifisso del XIV secolo attribuito alla scuola senese, e un trittico marmoreo di Andrea Bregno. La cappella di San Benedetto, progettata in uno stile che richiama un tempio antico, contiene una statua di Tenerani. Nelle vicinanze si trova l’oratorio di San Giuliano, antico martirologio del monastero, che conserva frammenti di affreschi dei secoli XII-XIII raffiguranti diversi santi venerati, tra cui San Cesario di Terracina e Santo Stefano.
Il chiostro del XIII secolo
Il transetto dà accesso al chiostro del XIII secolo, opera di Vassalletto, che fu risparmiato dalle fiamme. Realizzato da maestri cosmateschi, è uno dei più belli di Roma, con le sue doppie colonnine ricche e varie, talvolta tortili, che sorreggono archi sormontati da un entablamento decorato con intarsi policromi e mosaici. Il chiostro ospita numerosi frammenti architettonici dell’antica basilica e reperti archeologici del vicino cimitero Ostiense, tra cui il grande sarcòfago di Pietro Leone (XII secolo), decorato con scene della sfida e del supplizio di Marsia.
Nella pinacoteca adiacente si trovano ritratti di papi di Lanfranco (1624).
Galleria fotografica

































Vedute antiche nel arte
Foto fine XIX secolo e veduta di Giuseppe Vasi del XVIII secolo.
Cartina ed indirizzo
Indirizzo : Piazzale San Paolo, 1, 00146 Roma RM, ItalieIf you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
Informazioni e orari
Basilica di San Paolo fuori le mura Piazzale San Paolo, 1 – 00146 Roma |
Orari (soggetti a variazioni)
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