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Basilica di Santa Maria Maggiore

Foto della facciata e del campanile di Santa Maria Maggiore a Roma

Facciata e campanile

Una delle quattro basiliche papali, Santa Maria Maggiore è anche la prima e la più grande chiesa di Roma dedicata alla Vergine Maria.
L’edificio è un capolavoro di arte e architettura. Presenta un equilibrio tra costruzioni di diverse epoche. La sua struttura originaria risale alle prime basiliche cristiane, con mosaici del V secolo; abbellimenti dell’abside e mosaici medievali, così come il pavimento e il grande campanile; e infine elementi barocchi straordinari come le cappelle e la facciata.

In piazza, di fronte alla chiesa, la Colonna della Pace fu collocata qui nel 1613. Originariamente si trovava nella basilica romana di Massenzio e Costantino sul Foro Romano. È coronata da una Vergine con Bambino realizzata da Berthelot nel 1611.
Dall’altro lato, di fronte all’abside, in Piazza dell’Esquilino fu eretto nel 1587 un grande obelisco che originariamente decorava l’ingresso del Mausoleo di Augusto.

Panoramica storica e leggenda

Foto dell'abside, piazza dell'Esquilino, Santa Maria Maggiore a Roma

Vista sull’abside dalla piazza dell’Esquilino

La chiesa fu fondata sulla sommità del Cispio, il rilievo più alto della collina dell’Esquilino, sui resti di un complesso dell’epoca di Augusto.
Fu edificata sotto il pontificato di Papa Sisto III dopo il Concilio Ecumenico di Efeso del 431, durante il quale fu riconosciuto il dogma della maternità divina.

La storia di Santa Maria Maggiore è legata a diverse leggende, la più nota delle quali è il «miracolo della neve». Racconta che nella notte tra il 4 e il 5 agosto 356 la Vergine apparve in sogno a Papa Liberio, indicando il luogo dove costruire una nuova chiesa. In quel punto, miracolosamente, nevicò nello stesso momento. Per questo motivo in passato la chiesa era denominata Basilica Liberiana di Santa Maria ad Nives.

La prima basilica, fondata tra il 432 e il 440, aveva tre navate, come nell’attuale configurazione, ma senza transetto e con un nartece che precedeva la navata centrale.

Nel XII secolo, sotto Papa Eugenio III, il nartece fu ridotto a un portico e fu installato il pavimento cosmatesco.
Durante il pontificato di Nicolò IV alla fine del XIII secolo fu costruito il transetto, decorato con pitture. Una nuova abside fu eretta e decorata con mosaici di Jacopo Torriti intorno al 1295, comprendendo per la prima volta un coronamento della Vergine.
Il grande campanile fu costruito verso il 1375 e completato successivamente dal cardinale Eugenio d’Estouteville, arciprete della basilica dal 1445 al 1484. Quest’ultimo è anche autore delle volte delle navate laterali e della cappella di San Michele.
Alla fine del XV secolo, Papa Alessandro VI Borgia coprì il soffitto della navata centrale con l’attuale notevole soffitto a cassettoni.

Architettura attuale

La basilica è un insieme di architetture di varie epoche, come la navata con colonne ioniche antiche, il santuario paleocristiano del V secolo, il campanile romanico medievale, i soffitti rinascimentali e le cupole barocche.
Il campanile, alto 75 metri (XIV e XV secolo), è il più alto di Roma.

Foto della navata centrale con l'arco trionfale di Santa Maria Maggiore a Roma

Navata centrale, arco trionfale

Ha mantenuto il carattere medievale fino alla fine del XVI secolo, quando fu notevolmente trasformata sotto i Papi Sisto V e Paolo V, costruendo in particolare le due grandi cappelle laterali (Cappella Sistina e Cappella Paolina) e l’estensione a destra della facciata.

L’aspetto attuale dell’abside risale ai lavori di Carlo Rainaldi, che la ridisegnò tra il 1670 e il 1676.
L’interno della chiesa conserva quasi completamente l’aspetto originario, con una grande navata separata da due navate laterali mediante colonne antiche, terminando con l’arco trionfale e l’abside.

Le ultime trasformazioni importanti risalgono alla prima metà del XVIII secolo, ad opera dell’architetto fiorentino Ferdinando Fuga, con la ricostruzione della facciata e la costruzione del palazzo situato a sinistra. Questa facciata è uno dei più significativi esempi del barocco romano. Sovrapposta alla facciata precedente, ora parete della Loggia della Benedizione (accessibile tramite una scala sotto il portico), dove si possono ammirare i mosaici che la decorano, realizzati da Filippo Rosuti alla fine del XIII secolo. Essi rappresentano nel registro superiore Cristo benedicente con i simboli degli evangelisti, della Vergine e dei santi; mentre nel registro inferiore sono illustrati episodi della vita di Papa Liberio.

Opere e cappelle

Il soffitto a cassettoni risale a Alessandro VI Borgia (1492-1503). Secondo la tradizione, sarebbe stato decorato con l’oro della prima spedizione in America, dono della regina Isabella di Spagna.

Dalla navata destra si può accedere al battistero progettato da Flaminio Ponzio nel 1605 e decorato da Passignano, poi da questo alla sacrestia e alla cappella di San Michele dove frammenti di affreschi sarebbero di Piero della Francesca.

Foto della cupola della Cappella Sistina, Santa Maria Maggiore a Roma

Cupola Cappella Sistina

Dopo la piccola cappella delle reliquie rimaneggiata da Ferdinando Fuga con 10 colonne di porfido rosso, la grande Cappella Sistina (1584-1587) fu commissionata da papa Sisto V Peretti a Domenico Fontana. Questa fu interamente dipinta da artisti della tarda maniera romana guidati da Cesare Nebbia e Giovanni Guerra. Una scala scende alla cappella del vecchio oratorio della Natività, dove le sculture del XIII secolo sono in gran parte di Arnolfo di Cambio.
Sulla pavimentazione esterna della cappella, una semplice lapide della famiglia Bernini segna il luogo di sepoltura dell’artista Gian Lorenzo (il celebre Bernini).

Nel transetto sono visibili affreschi circolari con figure di profeti, rivelati durante lavori nel 1931, attribuiti diversamente a Cavallini, Cimabue e il giovane Giotto.

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Vedi anche più in basso Visita e foto

Di fronte alla Cappella Sistina nella navata sinistra si trova la magnifica Cappella Paolina, progettata da Flaminio Ponzio sotto Paolo V Borghese (1605-1621), con i suoi dipinti di qualità, opere del Cavaliere d’Arpino o di Guido Reni.
Nel sottosuolo della Cappella Paolina sono sepolti i membri della famiglia Borghese, oltre a Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone I.
Dalla cappella a destra dell’altare si accede alla sacrestia, poi a una sala che conserva una Vergine con Bambino di Beccafumi e una Salita al Calvario di Antonio Bazzi (detto Il Sodoma).
La scenografica Cappella Sforza è ellittica, costruita da Tiberio Calcagni e Giacomo della Porta dal 1564 al 1573, secondo i piani di Michelangelo.

→ Leggi anche più in basso il percorso della basilica

Mosaici nella basilica

Foto dei mosaici dell’abside, Santa Maria Maggiore a Roma

Mosaico dell’abside (Jacopo Torriti, XIII secolo)

Sulle pareti della navata, sopra l’architrave, sono ancora visibili pannelli di mosaici del V secolo che rappresentano scene dell’Antico Testamento. Essi costituiscono una testimonianza importante dell’arte durante il basso impero romano.
Nelle finestre, gli episodi della Vita della Vergine risalgono alla fine del XVI secolo.
L’arco trionfale è decorato con mosaici raffiguranti episodi della vita di Cristo e della Vergine.
Il bel mosaico dell’abside risale alla fine del XIII secolo, firmato da Jacopo Torriti. Rappresenta il coronamento della Vergine tra Nicola IV, Giacomo Colonna e i Santi. Nella parte inferiore sono rappresentati il fiume Giordano con barche e cigni, e tra le finestre scene della vita di Maria. Sotto, bassorilievi in marmo di Mino del Reame risalgono circa al 1474.

Museo e area archeologica

Nel museo (ingresso da via Liberiana 27), inaugurato da papa Giovanni Paolo II l’8 dicembre 2001, sono conservati oggetti storici appartenenti alla basilica. Si può visitare la Loggia delle Benedizioni con mosaici del XIII secolo e la Natività di Arnolfo di Cambio sotto la Cappella Sistina.

Sotto la basilica papale di Santa Maria Maggiore è possibile scoprire ambienti interessanti della casa abitata dal I al IV secolo d.C., tra cui un raro calendario dipinto con scene di lavori agricoli della fine del II secolo, nonché testimonianze della basilica paleocristiana fondata da papa Sisto III nel V secolo.

Visita integrale della basilica e galleria

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Navata centrale e abside

(1) Sul lato destro dell’ingresso si trova il monumento a Clemente IX di Carlo Rainaldi (1611-1691), con le statue del XVII secolo, tra cui il papa di Domenico Guidi, la Fede di Cosimo Fancelli a destra e la Carità di Ercole Ferrata a sinistra. Dall’altro lato dell’ingresso, il Monumento a Niccolò IV del XVI secolo è di Domenico Fontana con statue di Leonardo Sormani.

(2) I 36 quadrati di mosaico sopra l’architrave lungo le pareti laterali sono una testimonianza preziosa dell’arte del basso impero, risalenti all’epoca di Papa Sisto III (V secolo), sebbene siano stati ampiamente rimaneggiati nel 1593. Rappresentano a sinistra storie di Abramo, Isacco e Giacobbe, e a destra episodi con Mosè e Giosuè.

Gli affreschi manieristi sopra, tra le finestre, sono scene della vita della Vergine della fine del XVI secolo.

(3) Il mosaico dell’arco trionfale, anch’esso risalente all’epoca di Sisto III, rappresenta episodi della storia della venuta di Gesù e della sua infanzia. Contrasta con quelli della navata, avendo meno prospettiva rispetto a questi ultimi.

(4) Il baldacchino di Ferdinando Fuga del XVIII secolo ha quattro colonne di porfido decorate con foglie di bronzo dorato di Giuseppe Valadier.
Sotto l’altare maggiore è custodita la reliquia della Natività, cinque pezzi di legno conservati in un’urna d’argento e cristallo del XVIII secolo di Luigi Valadier.

(5) La calotta dell’abside è rivestita da un mosaico straordinario di Jacopo Torriti datato 1295 che celebra la Coronazione della Vergine, dove Gesù incorona sua madre seduta su un trono, tra il cardinale Giacomo Colonna a destra e Papa Niccolò IV a sinistra, accompagnati da angeli e dai santi Pietro, Paolo e Francesco. Sotto, è rappresentato il fiume Giordano con barche e cigni, e ancora più in basso, tra le finestre, episodi della vita di Maria.
All’esterno dell’arco absidale, sono rappresentati i 24 anziani dell’Apocalisse. Nella parte inferiore dell’abside ci sono quattro bassorilievi di Mino del Reame (1474) dell’antico ciborio dell’altare pontificale. La Natività è di Francesco Mancini (1679-1758).

Navata destra

(6) Dalla navata destra, la prima cappella è quella del battistero, progettata da Flaminio Ponzio nel 1605 e la cui volta fu decorata da Passignano (1559-1638). Il bacino in porfido disegnato da Valadier nel 1825 ha una fonte, le statue di San Giovanni Battista e i cherubini sono di Adamo Tadolini del XIX secolo, e l’altare della Vergine Maria è di Pietro Bernini (circa 1610).
(7) Essa dà accesso a destra alla sacrestia creata da Flaminio Ponzio (1560-1613) con sulla volta affreschi del Passignano, e rilievi murali dell’antico ciborio di Mino del Reame (XV secolo).
(8) A sinistra, nella cappella di San Michele, frammenti di affreschi della volta sarebbero di Piero della Francesca (1416-1492).

(9) Successivamente, la piccola cappella delle reliquie, risalente a Ferdinando Fuga (1699-1782), conta 10 colonne in porfido rosso del 1750.

(10) All’esterno, il cortile con la colonna commemorativa dell’abjurazione di Enrico IV di Francia (1596)

(11) L’altare dell’Annunciazione ha un dipinto di Pompeo Batoni (1708-1787)

(12) La grande Cappella Sistina (1584-1587) fu commissionata da Papa Sisto V Peretti (1585-1590) a Domenico Fontana. Essa fu interamente dipinta da artisti della fine del manierismo romano diretti da Cesare Nebbia e Giovanni Guerra. Forma una croce greca con due cappelle laterali e una grande cupola. Sull’altare centrale, il ciborio in bronzo a forma di tempio è di Ludovico del Duca (XVI secolo), sorretto da angeli di Sebastiano Torrigiani (1596).
Una scala permette di scendere all’antico oratorio della Natività, ristrutturato da Arnolfo di Cambio, con una rappresentazione della grotta. Nella sacrestia, i paesaggi delle lunette sono del pittore fiammingo Paul Brill (1554-1626).

(13) All’esterno della cappella, sul pavimento, si trova la semplice pietra tombale della famiglia del Bernini, dove fu sepolto il celebre Gian Lorenzo, detto il Bernini.

(14) Alla fine della navata, la tomba gotica del cardinale Consalvo Rodriguez (1299) è di Giovanni di Cosma (XIII secolo), e nell’arco trilobato sopra, un mosaico della Vergine con Bambino e dei santi.

Transetto

(15) Nel transetto sono visibili affreschi rotondi dell’epoca di Niccolò IV con le figure dei profeti, rivelati nel 1931 durante la demolizione della volta del XVI secolo. Sono attribuiti diversamente a Cavallini, Cimabue e Giotto il Giovane.

Navata sinistra

(16) Di fronte alla Cappella Sistina, la splendida Cappella Paolina o Borghese (Paolina o Borghese) fu costruita per volontà di Papa Paolo V da Flaminio Ponzio (1605-1611).
Gli affreschi nei pennacchi della cupola e nella lunetta sopra l’altare sono di Giuseppe Cesari detto il Cavaliere d’Arpino (1568-1640). La Vergine e gli apostoli nella cupola sono di Lodovico Cardi, detto il Cigoli (1559-1613). Contro la parete destra si trova il sepolcro di Papa Clemente VIII, e a sinistra il sepolcro di Papa Paolo V, di Flaminio Ponzio (1605-1611).
Gli affreschi della cappella sono di Guido Reni (1613).
Nel sottosuolo della Cappella Paolina sono sepolti i membri della famiglia Borghese, nonché Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone I.

(17) Nel Sacrestia, le decorazioni sono del Passignano (1559-1638). Nella Sala del Capitolo accanto all’altare, quadro della Vergine con il Bambino di Domenico Beccafumi (1486-1551), e una Salita al Calvario di Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma (1477-1549)

(18) Costruita per volontà dei cardinali Sforza, la Cappella Sforza fu realizzata da Tiberio Calcagni e Giacomo Della Porta (1564-1573) su un disegno di Michelangelo. Il suo impianto è ellittico con una volta a tre parti e absidi laterali tra le grandi colonne. L’interno è in stucco e travertino.
Le tele sono attribuite a Gerolamo Siciolante da Sermoneta (1521-1580) con l’Assunzione della Vergine sull’altare.

(19) L’altare di San Francesco presenta un dipinto di Placido Costanzi (1702-1759).

(20) La Statua della Regina Pacis, voluta da Papa Benedetto XV per la fine della Prima Guerra Mondiale, fu realizzata dallo scultore Guido Galli (1918).

(21) L’Altare di San Leone Magno presenta un dipinto di Sebastiano Ceccarini (1703-1783).

(22) La Cappella Cesi, voluta dal cardinale Paolo Emilio Cesi e dal fratello Federico, fu realizzata da Guidetti intorno al 1550. La decapitazione di Santa Caterina d’Alessandria e gli affreschi sono di Gerolamo Siciolante da Sermoneta (1521-1580), e i sepolcri dei Cesi ai lati sono di Guglielmo Della Porta (1565)

(23) Il monumento di Agostino Favoriti con sculture di Filippo Carcani, detto Filippone (XVII secolo)

(24) Sopra il lato interno della Porta Santa si trovano i sepolcri dei cardinali Filippo ed Eustachio De Levis (1489) di Jean Dalmate (1440-1515).

Vedute antiche nel arte

8 opere di Basilica di Santa Maria Maggiore sono state trovate nella database. Per vederle tutte aprire questo collegamento.
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Cartina ed indirizzo

Indirizzo : Piazza di S. Maria Maggiore, 00100 Roma RM, Italie
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Informazioni

Basilica di Santa Maria Maggiore
Piazza di S. Maria Maggiore, 00100 Roma

Orari di apertura
La basilica è aperta tutti i giorni dalle 7:00 alle 19:00 (ingressi fino alle 18:30)

Tariffe e visite di siti particolari (da confermare, aggiornamento inizio 2024)

  • Ingresso al museo : € 3,00 (€ 2,00 per studenti e over 65), aperto dalle 9:30 alle 18:00 (ingressi fino alle 17:30)
  • Loggia delle Benedizioni + Sala dei Papi + Scala del Bernini
    € 5,00, con visita guidata – Durata circa 30/35 minuti
  • Resti archeologici
    € 5,00 (€ 4,00 per studenti e over 65) visita guidata – Durata circa 30/35 minuti
  • Visita guidata della basilica
    € 5,00 : ogni ultimo sabato del mese, con partenza alle 10:00, 11:00, 12:00 (in italiano)

Fonti e link per approfondire

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