Falerii Novi

La città fantasma di Falerii Novi è oggi un sito affascinante, che mescola resti archeologici romani e una città medievale abbandonata.
Dopo la distruzione della città di Falerii (oggi Civita Castellana) da parte dei romani, quest’ultimi fondò Falerii Novi a 5 km a ovest nel III secolo a.C.

Descrizione

Il vestigia meglio conservato è il grande recinto romano, costruito in blocchi di tufo, lungo oltre 2 km e alto 17 metri all’origine. Una parte delle sue 80 torri è conservata.
Le quattro porte principali furono attraversate dalle Via Amerina e Via Cimina.
Si accede attraverso la Porta di Giove (di architettura etrusca), dove la chiave di volta dell’arco porta una testa di Giove (copia dell’originale). La Porta di Bove porta una testa di bue.

All’interno delle mura emergono dalla vegetazione resti romani come quelli del teatro e del foro.
L’edificio più notevole è la chiesa romanica di Santa Maria in Faleri, che risale alla prima metà del XII secolo con la sua abbazia adiacente. Fu abbandonata nel 1798 dopo i danni causati dalle battaglie tra l’esercito francese e quello borbonico.
Sulla sua facciata, il grande rosone è un bell’esempio cosmatesco. Le tre navate interne sono separate da colonne doriche con capitelli corinzi.
L’abbazia fu abbandonata dai monaci verso la fine del 14 ° secolo.

Storia

Tra il V e il IV secolo a.C., la città del popolo Falisco, Falerii Veteres, dominava la regione di Ager Faliscus (Agro falisco), confinando con il territorio degli Etruschi, estendendosi dal Tevere con il Monte Soratte ai monti Cimini.

La città fu alleata con gli Etruschi per combattere i Romani. Ma questi ultimi estesero le loro conquiste dall’inizio del IV secolo a.C. sconfiggendo Veio. Dopo Capena, Sutri e Nepi, Falerii cadde nel 241 a.C. e fu distrutta.
Falerii Novi fu quindi fondata pochi chilometri più a ovest. In città attraversarono la via Amerina e la via Cimina, a 2 km dall’antica via Flaminia.

Dopo la caduta dell’Impero romano, la città perse la sua importanza a beneficio dell’antica Falerii Veteres. Fu abbandonato dopo le incursioni normanne nel X secolo.
Falerii, tuttavia, ospitò in seguito altre occupazioni all’interno delle sue mura, in particolare con l’Abbazia di Santa Maria di Falerii del XIII secolo.

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