Il Pantheon, uno dei monumenti antichi meglio conservati di Roma, rappresenta una tappa fondamentale per comprendere la storia romana.
Progettato come tempio dedicato agli dei romani, questo capolavoro è un esempio eccezionale di architettura romana, non solo per il suo stile, ma anche per l’ingegnosità tecnica che manifesta.
Si distingue per l’armonizzazione di diverse forme geometriche, con il suo maestoso pronao dotato di potenti colonne e il suo spettacolare interno circolare dominato da una cupola con un oculo.
Un monumento sacro al Campo Marzio
Situato nell’antico Campo Marzio (Campo Marzio in italiano), ampia pianura ai tempi di Roma, il Pantheon occupa un sito a sud dell’attuale Piazza della Rotonda. Fin dalla sua costruzione fu uno degli edifici più prestigiosi della città. Monumento sacro, era inizialmente dedicato a tutti gli dei, onorando in particolare Marte e Venere, protettori della Gens Julia, una illustre famiglia romana a cui apparteneva Giulio Cesare.
La sua disposizione circolare, combinata con la cupola, è anche un’allegoria dell’universo sotto l’autorità di Roma. L’edificio riflette infatti una visione del mondo, in cui Roma era il centro dell’universo, un luogo di convergenza tra dei e uomini.
Dopo la caduta dell’Impero, mantenne il suo status sacro grazie alla conversione in edificio cristiano, un adattamento che ne assicurò la conservazione nei secoli, supportata da una manutenzione regolare.
Origini del Pantheon e trasformazioni
La prima costruzione del Pantheon risale al 27 a.C., su iniziativa di Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto. Oggi restano solo pochi resti di quell’edificio. Dopo un incendio nel 80 d.C., l’imperatore Adriano ne avviò la ricostruzione tra il 118 e il 125 d.C., aggiungendo una monumentale cupola a cassettoni, alta 43 metri, con un oculo.
Nel III secolo furono apportate modifiche sotto i Severi. Nei secoli successivi la manutenzione venne trascurata, fino al 608, quando l’imperatore bizantino Foca e il Papa Bonifacio IV decisero di convertirlo in chiesa dedicata a Santa Maria ad Martyres, una trasformazione che ne garantì la conservazione.
Nel 1625, Papa Urbano VIII fece rimuovere le travi di bronzo del portico per realizzare le colonne del baldacchino del Bernini nella basilica di San Pietro, o 80 cannoni destinati al Castel Sant’Angelo.
Dal 1870 il Pantheon è diventato il mausoleo dei re d’Italia e ospita in particolare le sepolture di Vittorio Emanuele II, del pittore Raffaello, di Umberto I e di Margherita di Savoia.
Un tempo situato al centro di un ampio cortile, oggi il Pantheon è direttamente a contatto con la strada a causa del rialzo del terreno nel corso dei secoli, modificando la percezione originaria della sua grandiosità.
Architettura del Pantheon: Un capolavoro antico
A differenza della maggior parte dei templi dell’epoca, che seguivano forme simmetriche e regolari, il Pantheon combina tre forme geometriche principali: una pianta circolare per la sala principale, un pronao rettangolare formato da una colonnata e un frontone triangolare sopra il pronao. Questa combinazione inedita conferisce al Pantheon la sua particolare silhouette.
La pianta circolare: la sala principale, una grande rotonda, è caratterizzata da una pianta circolare. Essa si riferisce all’universo nella sua interezza o alla perfezione divina, simboleggiata da una sfera perfetta.
La colonnata rettangolare: l’esterno del Pantheon presenta una colonnata di 16 colonne corinzie che sorreggono un portico rettangolare. Questo contrasto tra la forma circolare del tempio e la linearità della colonnata lo rende un edificio fuori dal comune nell’architettura romana.
La cupola del Pantheon: Un’impresa tecnica senza pari
L’elemento centrale del Pantheon, la cupola, rappresenta un vero capolavoro dell’ingegneria antica. Con i suoi 43 metri di diametro, è una delle più grandi cupole in calcestruzzo mai realizzate. Questa cupola è perforata da un oculo di 8,2 metri di diametro, che lascia entrare la luce, simboleggiando una connessione diretta con il cielo e gli dei.
I cassettoni della cupola, a forma di cubi, alleggeriscono la struttura contribuendo alla sua stabilità. Un altro elemento fondamentale per la sua longevità è il calcestruzzo romano, una miscela sofisticata di calce, sabbia e cenere vulcanica. Questo materiale si caratterizza per la sua elevata resistenza e peso moderato.
La struttura del tempio: Un gioco di equilibrio
Il Pantheon si distingue visivamente per l’equilibrio tra la rotonda e il pronao, tra linee rette e curve, conferendo all’edificio sia un’impressione di leggerezza che di maestosità, di spazio e grandiosità.
Questa armonia è ispirata dalla simmetria della facciata imponente, combinata con l’allineamento delle potenti colonne sopra le quali il frontone punta verso il cielo e dietro le quali si erge la cupola.
Modifiche e adattamenti nel corso dei secoli
Pur mantenendo intatta la struttura principale del Pantheon dalla ricostruzione di Adriano, nel corso dei secoli furono effettuati adattamenti per rispondere alle esigenze del Cristianesimo, dopo la sua trasformazione in chiesa. Tuttavia, queste modifiche non hanno alterato l’integrità dell’architettura originale. Ad esempio, i campanili gemelli che erano stati aggiunti (di cui si possono vedere illustrazioni con antiche vedute), furono rimossi durante il restauro dell’edificio.
Un modello di architettura
L’architettura del Pantheon ha profondamente influenzato gli architetti occidentali nel corso dei secoli. È stata persino presa come riferimento per edifici come il Pantheon di Parigi e la cattedrale di Firenze. L’uso della cupola in calcestruzzo è stato spesso ripreso, anche ai giorni nostri.
Le sepolture emblematiche
Il Pantheon ospita le tombe di personalità di rilievo, in qualità di mausoleo di illustri personaggi italiani fin dal Rinascimento.
Così, le sue esedre fungono da cappelle. Accolgono in ordine cronologico:
- La tomba del pittore Raffaello (1483-1520), che nelle sue ultime volontà espresse il desiderio di essere sepolto qui.
- Questa è accompagnata dalle tombe dei suoi allievi Baldassarre Peruzzi (1481-1536) e Perin del Vaga (1501-1547).
- La tomba del pittore Giovanni da Udine (1487-1564)
- La tomba del pittore Taddeo Zuccaro (1529-1566)
- La tomba dell’architetto Jacopo Barozzi da Vignola (1507-1573)
- La tomba del pittore Annibale Carracci (1560-1609)
- La tomba del compositore Arcangelo Corelli (1653-1713)
- La tomba con il cuore del cardinale diplomatico Ercole Consalvi (1757-1824).
- La sepoltura del re d’Italia: Vittorio Emanuele II (1820-1878)
- La sepoltura del re d’Italia Umberto I (1844-1900)
- La tomba della moglie di quest’ultimo, la regina Margherita di Savoia (1851-1926).
Galleria fotografica















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Ricostruzione del Pantheon
Al Museo della civiltà romana di Roma (Museo della civilità romana), il Pantheon nella riproduzione in scala dell’intera città all’epoca imperiale.
Vedi anche su internet: ricostruzione del Pantheon
Vedute antiche nel arte
Cartina ed indirizzo
Indirizzo : Piazza della Rotonda, 00186 Roma RM, ItalieIf you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
Informazioni e visita del Pantheon
Biglietti per visitare il Pantheon di Roma | ![]() |
Indirizzo Piazza della Rotonda, 00186 Roma Tel.: (0039) 06 68300230 |
Orari di apertura Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19, ingresso fino alle 18:30, biglietteria aperta fino alle 18. |
Fonti e informazioni
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