via francigenaA cavallo del primo millennio, molti pellegrini attraversavano l’Europa per raggiungere la tomba di San Pietro a Roma, e talvolta continuavano verso la Terra Santa e Gerusalemme.
Furono sviluppati molti “percorsi di fede”, dotati di locande e luoghi di riposo, dove villaggi e abbazie accolsero i pellegrini. Una delle più importanti fu la Via Francigena, che collegava Canterbury in Inghilterra, l’attuale Francia nord-orientale, a Roma.

Il nome “Francigena” può essere tradotto come “dal Paese dei Franchi”. Il suo percorso è quello documentato dal diario di Sigerico, nominato arcivescovo di Canterbury nel 990, menzionando le 80 tappe del suo viaggio, di circa 1600 km.
Questo percorso era molto popolare nel Medioevo, tanto dai commercianti quanto dai pellegrini.

L’odierna Via Francigena è la ricostruzione di un itinerario secondo le tappe di Sigerico.

In Italia, attraversò le Alpi attraverso la Valle d’Aosta, quindi il Piemonte e la Lombardia fino alla Pianura Padana, quindi attraversò l’Appennino, la Toscana e il Lazio. Nel Lazio il percorso attraversa la Tuscia, da Radicofani in Toscana, seguendo l’antica via Cassia.

Proposizione di tappe nel Lazio

Da Radicofani a Acquapendente (32 km)

La bella sezione del sentiero dopo Radicofani segue l’antica via Cassia, attraversando incantevoli colline, quindi entra nella valle della Paglia dopo Ponte a Rigo, fino a Ponte Gregoriano, prima di salire ad Acquapendente.
Acquapendente fu una tappa fondamentale per i pellegrini, la cui cripta della Cattedrale del Santo Sepolcro conserva un’importante reliquia della Terra Santa. Puoi anche visitare il suo museo della ceramica.

Acquapendente a Bolsena (22 km)

Lasciando Acquapendente, il percorso prosegue fino a San Lorenzo Nuovo con una chiesa ottagonale abbandonata (San Giovanni) e una bellissima vista sul lago, quindi la discesa verso il lago di Bolsena attraversa colline di uliveti, boschi e campi prima di raggiungere Bolsena.
A Bolsena, puoi vedere le catacombe e il suo museo archeologico dedicato al lago.

Bolsena a Montefiascone (18 km)

Il percorso attraversa colline di uliveti e boschetti per raggiungere Montefiascone da cui si gode una splendida vista dalla Torre del Pellegrini.
Montefiascone è notevole per il suo centro antico, la sua chiesa di San Flaviano e il suo vino “est est est”.

Montefiascone a Viterbo (18,5 km)

Il percorso segue una parte lastricata dell’antica via Cassia, attraversa le valli, passa vicino alle terme di Bagnaccio, con suoi bacini di acqua calda dove è possibile rilassarsi prima di raggiungere Viterbo.
Viterbo fu una tappa importante sulla Via Francigena, che si sviluppò in parte grazie ai pellegrini, con il suo centro medievale di San Pellegrino. Da vedere anche il giardino botanico e il museo dell’associazione di Santa Rosa.

Viterbo a Vetralla (18 km)

Dopo Viterbo, l’attraversamento dei monti Cimini fu effettuato secondo l’epoca su un lato o sull’altro del lago di Vico (a volte attraversavamo l’est del lago, unendo Ronciglione e la sua chiesa di Sant’Eusebio, poi il percorso conduceva a Sutri, o proseguiva attraverso Nepi e Calcata).
Il percorso in questione qui, da ovest, si allunga di alcuni chilometri rispetto al precedente.
Lasciando Viterbo, puoi fare una deviazione per vedere le rovine del ponte romano Camillario e vicino una tomba etrusca. Il sentiero attraversa poi boschi di castagni e passa vicino all’abbazia cistercense di San Martino al Cimino nell’omonimo villaggio, prima di raggiungere Vetralla.
Vicino a Vetralla, una piccola deviazione attraversa i resti della chiesa di Santa Maria di Forcassi.

Vetralla a Sutri (24 km)

Lasciando Vetralla, il sentiero entra in una foresta e attraversa i Torri d’Orlando, rovine di mausolei romani e un antico monastero, da cui il nome di Orlando sarebbe ereditato dal mito franco della canzone di Rolando (Chanson de Roland). La strada attraversa l’affascinante villaggio di Capranica prima di raggiungere Sutri.
Sutri è una bellissima tappa del percorso, con il suo anfiteatro scavato nel tufo, il suo mitreo e il centro storico.

Sutri a Campagnano di Roma (23,5 km)

La prima parte della tappa attraversa la campagna fino a Monterosi, quindi continua verso le cascate di Monte Gelato.
Quindi il percorso entra nel parco di Veio, per raggiungere Campagnano di Roma.

Campagnano di Roma a La Storta (23,5 km)

Dopo il villaggio, passiamo accanto alla chiesa della Madonna del Sorbo, quindi dalla Valle del Sorbo prima di salire al villaggio di Formello. Più avanti, la traversa del guado del torrente Valchetta può essere difficile dopo le piogge. Passiamo quindi da Isola Farnese prima di raggiungere La Storta dalla strada.

Dalla Storta a Roma (17 km)

Dalla Storta a Roma, si deve spesso seguire strade trafficate, come la Via Cassia, e poi entrare in Roma dalla Via Trionfale.

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