fontaine de trevi

Fontana di Trevi

La fontana si trova contro il Palazzo Poli che risale al 1728-1730. Il livello del suolo della piazza fu abbassato a causa del basso livello dell’acquedotto dell’Acqua Vergine.
Il tema dell’intera composizione è il mare.
Una grande piscina rettangolare con angoli arrotondati è circondata da un passaggio, anch’esso circondato da una breve scala che sale al livello della strada un po ‘più in alto.
Tra i lati sinistro e destro della strada, la differenza di livello è abbastanza marcata.

La scena è dominata da una scogliera rocciosa che occupa l’intera parte inferiore dell’edificio. Al centro, una grande nicchia incorniciata da colonne, con un soffitto a cassettoni, è occupata da una grande statua dell’Oceano che guida un carro a forma di conchiglia trainato da due cavalli alati, che a sua volta è guidato da tritoni.
Due nicchie più piccole incorniciano la grande nicchia centrale. Quella a destra è occupata dalla statua del Risanamento e quella a sinistra da quella della Prosperità, di Filippo della Valle, allusioni agli effetti dell’acqua pura.

fontaine de trevi

Arco centrale

Le tre nicchie sono incorniciate da quattro grandi colonne. I due cavalli sono designati come “il cavallo agitato” (a sinistra), più dinamico dell’altro: “il cavallo calmo”, atteggiamenti che si trovano nell’oceano, a volte calmo, a volte agitato.

I due pannelli sopra le piccole nicchie includono bassorilievi raffiguranti Agrippa che approva la costruzione dell’acquedotto Aqua Virgo (a sinistra, sopra l’abbondanza) e a destra, la leggenda della bambina che racconta ai soldati la posizione della sorgente.

Le quattro grandi colonne corinzie sostengono un attico con sopra ogni colonna quattro piccole statue allegoriche, da sinistra a destra: l’ abbondanza di frutti, la fertilità dei campi, la ricchezza dell’autunno e l’abbellimento dei giardini.
Tra le due statue centrali, l’imponente stemma di papa Clemente XII è sostenuto da due angeli, sopra la grande iscrizione inaugurale :

CLEMENS XII PONT MAX
AQVAM virginem
COPIE ET SALVBRITATE COMMENDATAM
CVLTV MAGNIFIQUE ORNAVIT
Anno Domini MDCCXXXV pontife VI

Anche la scogliera di travertino è scolpita con animali e piante, nel mezzo dei vari corsi d’acqua. I suoi ultimi elementi sono opera di diversi artisti come Maini, Pincellotti, Bracci, Della Valle, con la partecipazione di molti artigiani di diverse specialità (orafi, carpentieri, pittori, muratori, scultori …), organizzati da Salvi.
L’acqua emerge da diversi sbocchi, per sfociare nel grande bacino, contribuendo al carattere unico e monumentale di questa maestosa fontana.
L’acqua esce tra l’altro da sotto il caro, per riempire tre vasche, prima di cadere nella vasca. Questi tre serbatoi non facevano parte del progetto originale di Salvi, ma furono aggiunti da Giuseppe Pannini.

Sulle rocce che ricoprono la ringhiera sul lato sinistro della fontana è stata scolpita una grande pentola di travertino, che non ha nulla a fare con il resto del tema della fontana. I pettegolezzi del tempo (che sembrano comunque credibili) riportano che Salvi lo fece scolpire per infastidire la vista di un barbiere sulla fontana, dal suo negozio, perché criticava continuamente il lavoro dell’architetto.

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