Il Rione Sant’Angelo, l’11° (R. XI) e il più piccolo dei rioni di Roma, si trova sulla riva sinistra del Tevere, di fronte all’Isola Tiberina.
Al di fuori delle mura serviane agli inizi di Roma, era una zona strategica per attraversare il Tevere, ad esempio tramite il Pons Aemilius (142 a.C.). Nel medioevo vi si stabilì il mercato del pesce. Durante il Rinascimento furono costruiti palazzi nobiliari.
La sua storia è legata al Ghetto, dove gli ebrei furono confinati tra il 1555 e il 1870.
Oggi Sant’Angelo è un quartiere con molto fascino, con vicoli caratteristici e piacevoli piazze, in particolare Piazza Mattei con la Fontana delle Tartarughe.
La cultura ebraica è tuttora vivace, con la cucina giudaico-romanesca e la Grande Sinagoga. Gli edifici principali sono l’antico Teatro di Marcello e il Portico d’Ottavia.
Lo stemma del Rione raffigura un angelo che tiene una palma e una spada, simboli di giustizia e pace, ispirato all’arcangelo Michele, patrono del quartiere, venerato nella chiesa di Sant’Angelo in Pescheria.












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