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Piazza San Pietro (Vaticano)

Foto di Piazza San Pietro a Roma

Piazza San Pietro

La Piazza San Pietro, situata davanti alla maestosa Basilica di San Pietro in Vaticano, è un’opera architettonica barocca emblematica. Vero luogo di raduno per i fedeli, ospita le celebrazioni religiose pontificie ed è uno dei siti più visitati al mondo. È sicuramente una delle piazze più belle del pianeta.

Questo spazio monumentale, lungo 320 metri e largo 240 metri, è delimitato dalle celebri colonnati progettati da il Bernini. Tali colonnati, composti da 284 colonne disposte su quattro file, sorreggono una balaustra ornata da 140 statue di santi. La loro disposizione simbolica evoca due braccia aperti, un invito alla comunione spirituale e all’accoglienza dei visitatori.

Una piazza segnata dalla storia e dalla spiritualità

Foto della vista dalla cupola su piazza San Pietro

Vista dalla cupola su Piazza San Pietro

La storia di Piazza San Pietro risale all’epoca della basilica costantiniana, il cui peristilio occupava un tempo la parte ovest dell’attuale esplanade. Nel 1656 papa Alessandro VII affidò a Bernini la progettazione della piazza nell’ambito di un vasto progetto di abbellimento. Completata tra il 1658 e il 1667, si divide in due spazi distinti: il vasto sagrato rettangolare davanti alla basilica e l’ellissi spettacolare delimitata dalle emicicli colonnati.

Al centro della piazza sorge l’obelisco vaticano, un antico monumento portato dall’Egitto dall’imperatore Caligola e originariamente collocato nel Circo di Nerone. Spostato nel 1586, questo obelisco incarna una convergenza storica e spirituale, segnando il luogo dove, secondo la tradizione, l’apostolo Pietro fu crocifisso.

I visitatori possono anche notare due punti notevoli sul suolo, situati tra l’obelisco e le fontane. Questi segni circolari creano un’illusione ottica per cui le quattro file di colonne sembrano fondersi in una sola.

Cosa vedere in Piazza San Pietro

Foto delle fontane di Piazza San Pietro

Fontana di Piazza San Pietro

Guida alla visita della Piazza San Pietro

La piazza è strutturata in due spazi distinti. Il primo, di forma trapezoidale, costituisce il sagrato di fronte alla basilica. È delimitato da due ali rettilinee e convergenti, di cui quella a nord segue l’asse dell’antica Via Alessandrina.
Il secondo spazio, ellittico, è circondato dai due emicicli della quadrupla colonnata, che conferiscono alla piazza il suo carattere teatrale e monumentale. Con i suoi 340 metri di lunghezza da est a ovest e 240 metri di larghezza da nord a sud, la piazza può accogliere fino a 300.000 persone.

Le colonnate progettate da Gian Lorenzo Bernini sono composte da 284 colonne doriche, alte 17 metri, e 88 pilastri in travertino. Queste imponenti strutture, divise in tre campate, sostengono una balaustra ornata da 140 statue di santi alte 3,20 metri ciascuna. Queste sculture, realizzate tra il 1670 e il 1703 dagli allievi del Bernini, contribuiscono all’eleganza dell’insieme.

Foto della Piazza San Pietro sotto la neve

Piazza San Pietro sotto la neve

Ai piedi dei gradini di accesso alla basilica si ergono due statue monumentali installate nel 1840. Alte 5,55 metri e poste su piedistalli di 4,90 metri, rappresentano san Pietro, scolpito da Giuseppe De Fabris, a sud, e san Paolo, opera di Adamo Tadolini, a nord.

L’obelisco, i dettagli e le fontane

Al centro della piazza, tra le due fontane, si erge l’obelisco, un reperto antico portato dall’Egitto dall’imperatore Caligola. Originariamente collocato sulla spina del Circo di Nerone, a sud dell’attuale basilica, fu spostato nel 1586 nella sua posizione attuale. Secondo la tradizione, questa collocazione segna il luogo in cui l’apostolo Pietro fu crocifisso.
L’obelisco poggia su un piedistallo ornato da quattro leoni in bronzo, e dalla base si irradiano linee di travertino che dividono la piazza in otto settori triangolari. Tra l’obelisco e ciascuna delle fontane, una lastra di marmo bianco presenta un cerchio con un disco di granito e l’iscrizione “centro del colonnato”. Da questi punti precisi, i fuochi dell’ellisse fanno sembrare che le quattro file di colonne confluiscano in una sola.

Foto notturna della Piazza San Pietro

Vista notturna della Piazza San Pietro

Nel 1817 l’astronomo Filippo Gigli aggiunse due elementi. Creò una rosa dei venti che indica i principali otto venti che soffiano su Roma e un orologio solare di cui l’obelisco stesso funge da gnomone, la cui ombra segna l’ora.

La piazza è inoltre abbellita da due fontane. Quella situata a nord, progettata da Carlo Maderno nel 1615, e quella a sud, realizzata da Carlo Fontana nel 1675. Esse offrono un’armonia visiva, e persino sonora, a questo spazio monumentale.

Accesso e dintorni della Piazza San Pietro

A est, la piazza si apre su Piazza Pio XII e sulla Via della Conciliazione. Questa viale, tracciata nel 1936 durante il regime fascista di Mussolini, richiese la demolizione di numerosi edifici storici nel quartiere del Borgo, creando così un viale maestoso che conduce fino alla basilica.

A nord della piazza si ergono i maestosi Palazzi Vaticani. Alla sua estremità nord-est, il Passetto di Borgo, un cammino fortificato lungo 800 metri, collega i palazzi al Castel Sant’Angelo. Questo corridoio storico è testimone di secoli di turbolenze e strategie difensive.

 

Idee di visite per Piazza San Pietro

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Storia della Piazza San Pietro

Fino al Rinascimento

La piazza San Pietro e la basilica occupano una valle incastonata tra il colle del Vaticano e quello del Gianicolo. Durante l’Antichità, questo spazio era dominato dal Circo di Nerone, dalla Via Cornelia e un cimitero [secondo gli scavi archeologici, sono stati individuati resti di sepolture cristiane del II secolo].
Secondo la tradizione, la tomba di San Pietro sarebbe stata situata qui dopo il suo martirio nel circo vicino, il che motivò la costruzione, nel IV secolo, della grande basilica voluta da Costantino [la tomba presunta di San Pietro si trova sotto l’attuale baldacchino del Bernini]. Davanti a essa si estendeva una vasta esplanade, conosciuta come Platea Sancti Petri [questo termine è attestato solo in testi successivi].

Nel Medioevo, il quartiere del Borgo si sviluppò tra le rive del Tevere e questa esplanade. Questo sviluppo fu favorito dalla costruzione di fortificazioni, di cui alcune parti furono integrate nel muro Leonino.

Nel XV secolo, sotto il pontificato di Nicolò V, fu progettato un riassetto della piazza, ma non fu realizzato. Successivamente, papa Pio II fece costruire una scala in marmo davanti alla basilica e una loggia utilizzata anche per annunci ufficiali.

Dal XVI secolo alla trasformazione barocca

All’inizio del XVI secolo la piazza aveva configurazione rettangolare e non pavimentata, con un dislivello di circa dieci metri tra i gradini della basilica e l’ingresso del Borgo. Per celebrare il Giubileo del 1500, papa Alessandro VI fece tracciare una via diritta, la Via Recta o Via Alessandrina, che collegava il Ponte Sant’Angelo al Palazzo Vaticano. La costruzione di questa via richiese la demolizione della piramide funeraria romana, un edificio pagano, chiamato Meta Romuli. Questo asse strutturò il Borgo, favorendo la sua riorganizzazione lungo questo tracciato. Era fiancheggiata da case e botteghe che animarono il quartiere.

Sotto il pontificato di Giulio II (1503‑1519), fu decretata la ricostruzione completa della basilica di San Pietro, dando avvio a un cantiere monumentale che coinvolse i più grandi architetti e artisti del Rinascimento, tra cui Bramante, Raffaello e Michelangelo.
Tuttavia, la piazza rimase invariata per tutto il XVI secolo. Conservò la vecchia facciata della basilica e il quadriportico che la precedeva, sebbene Pio IV ne allargò i lati nord e sud. Nel 1586 Sisto V spostò l’obelisco egizio dal Circo di Nerone per posizionarlo davanti alla basilica, con l’aiuto dell’architetto Domenico Fontana. Una cerimonia solenne accompagnò il suo innalzamento. La sua posizione fu calcolata in modo da allinearsi con la nuova facciata.

L’intervento del Bernini nel XVII secolo

Nel XVII secolo la necessità di un progetto monumentale e funzionale della piazza divenne prioritaria. Paolo V modificò la basilica aggiungendo una navata longitudinale progettata da Maderno, che sostituì il piano centrale di Michelangelo, riflettendo la volontà di privilegiare i principi architettonici liturgici della Controriforma. Questo cambiamento evidenziò la necessità di trasformare uno spazio disordinato in un luogo maestoso, in armonia con il ruolo della basilica come centro del cristianesimo.
Fu il Bernini che ricevette nel 1656 il compito di ripensare completamente la piazza. Il suo obiettivo era conciliare le esigenze architettoniche (integrazione della facciata imponente della basilica), urbanistiche (asse della Via Alessandrina, leggermente decentrato), funzionali (prevedere portici per proteggere i pellegrini) e liturgiche (facilitare le benedizioni papali).

  • Una prima zona trapezoidale, delimitata da bracci chiusi.
  • Una seconda zona ellittica, circondata da due semicircoli formati da una quadrupla colonnata che simboleggia i “bracci” accoglienti della Chiesa (il simbolismo dei “bracci” è un’interpretazione successiva).

Il progetto iniziale prevedeva un terzo portico per chiudere la piazza, ma la morte di Alessandro VII interruppe questo progetto. Questo portico avrebbe infatti apportato un’ulteriore armonia visiva.

Trasformazioni moderne

Nel 1950 l’apertura della Via della Conciliazione, al posto della Spina di Borgo, ridisegnò i dintorni della piazza. Questo viale ampio offre oggi ai pellegrini una vista libera sulla basilica di San Pietro, un tempo nascosta dagli edifici del Borgo. Questo riassetto, controverso, riflette le ambizioni monumentali dell’urbanistica fascista.

Visita virtuale e galleria fotografica

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In Piazza San Pietro e dalla cupola

Piazza San Pietro di notte

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Vedute antiche nel arte

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Indirizzo : Piazza San Pietro, Vaticano
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Informazioni e articoli

Piazza San Pietro

Fonti e link

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